MEDICINA - PREVENZIONE - INQUINAMENTO AMBIENTALE E CANCRO

INTRODUZIONE

Con il termine Ambiente si intende un complesso di fattori, quali:
- l'atmosfera, il suolo, le acque;
- i luoghi di vita e di lavoro;
- le abitudini individuali e collettive, che variano da soggetto a soggetto e da nazione a nazione, rispecchiando il grado di sviluppo e l'organizzazione sociale delle diverse popolazioni;
- l'esposizione eccessiva agli agenti atmosferici (freddo, vento, raggi ultravioletti, radiazioni ionizzanti e cancerogeni chimici);
- l'alimentazione sbagliata per eccessi, per difetti, per le manipolazioni subite per la conservazione degli alimenti.
Come si è già detto in altro capitolo, ormai si è tutti convinti che i fattori ambientali siano responsabili di almeno l'80% di tutti i tumori che si verificano nell'uomo.
La riprova dell'importanza dei fattori ambientali è nella constatazione che la mortalità per cancro nei paesi industrializzati è molto più alta che nei paesi ad economia prevalentemente agricola.
Vediamo ora quali sono i fattori inquinanti.
Le cause principali dell'inquinamento atmosferico sono:
- gli scarichi degli autoveicoli;
- gli scarichi industriali;
- gli impianti di riscaldamento.
Le cause principali dell'inquinamento del suolo sono:
- i diserbanti;
- gli anticrittogamici;
- i pesticidi.
Le cause principali dell'inquinamento dei mari, dei fiumi e dei laghi sono:
- gli scarichi industriali;
- le petroliere;
- la balneazione.
L'inquinamento delle falde freatiche compromette i rifornimenti idrici urbani.
Altre cause di grave danneggiamento dell'ambiente sono:
- le piogge acide, a causa dell'inquinamento delle nuvole con ossido di azoto e di zolfo;
- l'impoverimento dello strato di ozono dell'atmosfera, a causa dei cloro-fluorocarburi;
- l'«effetto serra» dovuto all'accumularsi di anidride carbonica e di altri gas nell'atmosfera.
Senza dire del pericolo del nucleare che è sempre in agguato.
Alcune cifre.
- Ossido di carbonio: ogni anno in Italia ne vengono immesse nell'aria 5 milioni di tonnellate, il 96% derivante dal settore trasporti.
- Ossido di azoto: ogni anno in Italia ne vengono immesse nell'aria 1 milione e 500.000 tonnellate, il 62% proveniente dal settore trasporti.
- Ossido di zolfo: ogni anno in Italia ne vengono immesse nell'aria 13 milioni e 200.000 tonnellate, il 43% provenienti dalle centrali termoelettriche, il 33% dalle industrie e il 6% dai trasporti.
- Piombo: ogni anno in Italia ne vengono immesse nell'aria 2.800 tonnellate, provenienti dai tubi di scarico dei mezzi di trasporto a benzina.
- Polveri (particelle sospese): ogni anno in Italia ne vengono immesse nell'aria 400.000 tonnellate.
- Idrocarburi incombusti: ogni anno in Italia ne vengono immesse nell'aria 100.000 tonnellate.
Nel nostro paese le industre chimiche che lavorano materiali ad alto rischio sono 351, la maggior parte confluite nel polo Enimont e concentrate soprattutto nelle provincie di Milano, Ravenna, Venezia e Napoli.
In Italia si producono, ogni anno, 50 milioni di tonnellate di residui industriali, di cui 10-15 milioni definiti nocivi dal ministero dell'ambiente; dove finiscono? Quante tonnellate di tali residui vengono smaltite?
Anche in casa viviamo tra gli inquinamenti.
Gli inquinamenti più comuni tra le pareti domestiche sono:
- la formaldeide, che si trova nei pannelli di truccioli;
- il benzene, presente in antitarmici e deodoranti;
- il terpene e il limonene, nei detersivi;
- il diclorometano, nelle lacche dei capelli.
Molti inquinamenti ambientali sono certamente cancerogeni. Gli inquinamenti dell'aria favoriscono il cancro dell'apparato respiratorio, specie il polmone.
Gli inquinamenti delle acque e del suolo favoriscono il cancro dell'apparato digerente, specie quello dello stomaco, del colon-retto e del fegato.
La riduzione dello strato di ozono aumenta l'incidenza dei tumori cutanei e dei melanomi.
Gli inquinamenti industriali aumentano la frequenza dei tumori di tutti gli organi e apparati.
Accenniamo ora, in modo più dettagliato ad alcuni agenti cancerizzanti e precisamente:
- agenti chimici;
- farmaci;
- agenti fisici;
- radiazioni ionizzanti;
- virus.
Un caso tipico di inquinamento atmosferico

Gas di scarico di automobile

Esplosione della petroliera Haven

AGENTI CHIMICI

Ne abbiamo accennato a proposito degli inquinamenti nelle fabbriche. Qui aggiungiamo alcune notizie dettagliate sulle sostanze chimiche più pericolose.
L'asbesto, essendo un minerale molto resistente al caldo e al fuoco, viene usato in migliaia di prodotti isolanti, come i ferodi, le mattonelle e gli isolanti delle condutture idriche.
Il tempo che intercorre tra la prima esposizione all'asbesto e l'insorgenza del cancro può arrivare fino a 40 anni.
I lavoratori delle industrie che utilizzano l'asbesto hanno un elevato rischio di ammalarsi di cancro pleuro-polmonare; tale rischio aumenta enormemente nei lavoratori dell'asbesto che siano anche fumatori, sicché ai lavoratori dell'asbesto è fatto assoluto divieto di fumare.
Il cloruro di vinile, che viene usato in molte industrie, può produrre, negli operai che lo lavorano, il cancro del fegato. Tra i tumori maligni attribuibili ad esposizione a cancerogeni chimici vi sono quelli a carico del naso, della laringe, e del polmone.
La dipendenza causale fra gli adenocarcinomi della mucosa nasale e l'inalazione della segatura di quercia e di faggio è ormai accertata.
Questi tipi di legno duro vengono lavorati specialmente da mobilieri e falegnami. Entrano in discussione, come cancerogeni, non solo certe sostanze componenti il legno stesso, ma anche i materiali ausiliari impiegati per la sua lavorazione e il suo utilizzo, come collanti, solventi organici, vernici coprenti ed altre sostanze chimiche, nonché certe micotossine elaborate dai funghi, che colonizzano nel legno.
Fra le sostanze comunemente manipolate e sicuramente cancerogene nei confronti dell'albero respiratorio sono compresi, con certezza, anche il nichelio e i suoi composti.
Una maggiore incidenza del cancro del naso e del polmone è riscontrata tra i lavoratori delle raffinerie di nichelio occupati nel primo stadio produttivo di estrazione del metallo, ossia nella sua fusione negli altiforni. Tra i vari composti inorganici si sono rivelati particolarmente cancerogeni l'iposolfuro di nichelio, l'ossido di nichelio, nonché le polveri di nichelio metallico.
È noto da tempo che il catrame contiene sostanze cancerogene per la cute, ma è accertato che il catrame può indurre anche carcinomi a carico dell'albero respiratorio.
Fra i soggetti esposti all'azione nociva del catrame vi sono gli operai addetti alle cokerie, che presentano una incidenza di carcinoma polmonare circa 2-6 volte maggiore rispetto alla popolazione comune. Il pericolo sarebbe dovuto all'esposizione ai vapori che fuoriescono, per carenza di tenuta stagna, dalle batterie di stufe di coke.
I carcinomi bronchiali da esposizione professionale all'amianto, contrariamente a quanto finora si riteneva, possono insorgere anche in assenza di un'asbestosi o di una microasbestosi polmonare.
Parimenti, il mesotelioma pleurico, notoriamente in rapporto causale con una prolungata esposizione all'asbesto, può insorgere anche senza constatazione clinica o radiologica di una fibrosi polmonare asbestosica.

FARMACI

Non pochi prodotti medicinali, come psicofarmaci e chemioterapici sono potenzialmente cancerogeni.
Nelle figlie nate da donne curate durante la gravidanza con stilbestrolo può svilupparsi, in età infantile, un particolare tipo di cancro della vagina e del collo dell'utero.
Analogamente, gli estrogeni, le pomate a base di carbone minerale e perfino alcuni farmaci antitumorali possono favorire l'insorgenza del cancro.
Nella somministrazione dei farmaci con effetti collaterali (compresa la cancerogenicità) la valutazione del rapporto rischio-beneficio è di competenza dei medici, i quali, peraltro, non sempre sono adeguatamente informati sulla possibile cancerogenicità dei singoli prodotti medicinali che prescrivono.

AGENTI FISICI

La luce solare, dalla quale dipende tutta la vita sulla Terra, può, se eccessiva, causare il cancro cutaneo.
È dimostrato che sono i raggi ultravioletti a causare il cancro della pelle, specialmente nelle persone con la carnagione chiara.
La gente con la pelle scura è meno soggetta al cancro perché una maggiore quantità di pigmento cutaneo protegge dall'azione del sole. Tale pigmento, chiamato melanina, assorbe i raggi ultravioletti, impedendo loro di raggiungere gli strati di cellule, dove si sviluppa il cancro. Le persone con attività lavorative che comportano un'eccessiva esposizione ai raggi solari, come i contadini ed i marinai, corrono maggiori rischi.
Anche per il melanoma, il peggiore tra tutti i tumori cutanei, i raggi ultravioletti hanno un'azione favorente indiscutibile.
Ne è prova la maggiore frequenza del melanoma nei paesi maggiormente assolati, come l'Australia, la Nuova Zelanda e gli Stati Meridionali della Confederazione Americana.
Ne parleremo più dettagliatamente nel capitolo dedicato ai tumori cutanei e ai melanomi.

RADIAZIONI IONIZZANTI

Le radiazioni ionizzanti sono state riconosciute come causa di cancro da circa 60 anni. La principale dimostrazione venne dagli studi su persone esposte a materiali radioattivi, come il radio.
Le testimonianze più recenti sono venute dalle conseguenze delle esplosioni della bomba atomica sugli abitanti di Hiroshima e Nagasaki, ammalatisi, anni e decenni dopo, di leucemie e altre forme di cancro, nonché dalle ricerche sugli effetti dei raggi X usati con varie modalità e apparecchiature per diagnosticare e curare certe malattie, come lo stesso cancro.
Valendosi di queste conoscenze, i medici, i radiologi ed i fisici nucleari oggi prendono idonee precauzioni per ridurre i rischi delle radiazioni ionizzanti in medicina, nell'industria, nell'agricoltura, negli impianti nucleari e nei processi di trasformazione nucleare.
Nei primi tempi dell'impiego dei raggi X in medicina, non conoscendone gli effetti nocivi, i radiologi e i tecnici di radiologia non usavano alcuna precauzione per sé e per i pazienti trattati.
La conseguenza è stata l'insorgenza di tumori cutanei della varietà peggiore, lo spinocellulare, alle mani dei radiologi, e alle regioni anatomiche dei pazienti irradiati.
Altro esempio è l'insorgenza tardiva del cancro della tiroide nei soggetti che nell'età infantile erano stati irradiati per ipertrofia del timo o per angiomi al collo.

VIRUS

Non è ancora stata dimostrata con certezza, per nessuna delle molte varietà di cancro dell'uomo, l'origine virale.
Varie forme di virus sono presenti in alcune cellule cancerose umane, come quelle del linfoma di Burkitt, che è un tumore comune in certe aree tropicali (Africa, Nuova Guinea). Tale virus, chiamato virus di Epstein-Barr, è stato trovato anche nelle cellule del cancro nasofaringeo, ma non è ancora chiaro se il virus è la causa unica, la concausa, o soltanto un ospite cellulare, che niente ha a che fare con il cancro.
Al contrario, non pochi cancri di animali sono causati da virus; il più famoso di questi tumori sperimentali è il sarcoma di Rous, che colpisce i polli.
Per alcuni tumori umani, come il cancro della cervice uterina e il cancro della mammella, si sospetta la natura virale; mancano a tutt'oggi, però, prove concrete.
È evidente che se si riuscisse a dimostrare, per alcuni cancri dell'uomo, la natura virale, si potrebbe probabilmente allestire vaccini specifici a scopo immunitario.
 

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